Chi ha diritto alla maggiorazione sociale?
La maggiorazione sociale è una delle misure adottate dall’INPS per garantire un adeguato livello di sostegno ai pensionati con redditi modesti. Questo tipo di intervento assicura che la pensione raggiunga un importo minimo, incrementando così il tenore di vita degli aventi diritto. La sua importanza si evidenzia soprattutto nei momenti di aggiornamento economico come l’inflazione, o negli eventi annuali che ne modificano gli importi, come il pagamento delle tredicesime e quattordicesime mensilità.
Per accedervi, una consulenza pensionistica esperta può essere fondamentale per determinare con precisione il proprio diritto alla maggiorazione sociale e massimizzarne i benefici.
Cos’è la maggiorazione sociale
Il concetto di maggiorazione sociale si traduce in un’integrazione della pensione per coloro che non raggiungono una certa soglia di reddito.
In sostanza, si tratta di un incremento del reddito da pensione garantito per assicurare che nessun pensionato debba vivere sotto una certa soglia di povertà. Essa è cruciale per aiutare a coprire le spese essenziali, influenzando positivamente la qualità della vita degli anziani.
Nel 2024, infatti, le maggiorazioni sociali rispecchiano l’incremento delle pensioni minime, già visibili con una rivalutazione che ha portato l’assegno massimo a 614,77 euro mensili, e comunque non distanti dall’obiettivo del Governo Meloni di raggiungere una soglia minima di 650 euro entro il 2025.
Chi ha diritto alla maggiorazione sociale?
Comprendere chi ha diritto a questa integrazione, quali sono i limiti di reddito e gli importi stabiliti è fondamentale per i pensionati che mirano a integrare la propria pensione tramite queste utili misure previdenziali.
Requisito | Descrizione | Impatto sulla Maggiorazione Sociale |
Età Pensionabile | Essere in età da pensione secondo la normativa vigente | Condizione necessaria per accedere alla maggiorazione |
Limite di Reddito | Non superare i limiti di reddito stabiliti annualmente dall’INPS | Determinante per l’ammontare della maggiorazione |
Presentazione Dichiarazione RED | Documento necessario per dichiarare redditi esterni alla pensione | Essenziale per la verifica e il mantenimento dei requisiti |
Cos’è la dichiarazione RED e a cosa serve
La dichiarazione RED è un documento con cui i pensionati comunicano all’INPS i propri redditi non presenti nella propria dichiarazione, ma rilevanti per determinare il diritto e l’importo di alcune prestazioni previdenziali e assistenziali. Esempi sono pensioni estere, assegni di mantenimento, locazioni e capitale.
Grazie a questa dichiarazione, l’INPS ha la possibilità di verificare annualmente la situazione reddituale dei pensionati e di adeguare di conseguenza le prestazioni erogate.
Qualsiasi modifica nella situazione reddituale o altre variazioni rilevanti vanno comunicate tempestivamente all’INPS: la mancata o errata comunicazione può portare alla sospensione o revoca dei benefici.
La relazione con altre prestazioni previdenziali
La maggiorazione della pensione si interseca spesso con altre forme di sostegno come:
- l’assegno sociale
- l’integrazione al minimo
Questi strumenti sono ideati per lavorare in sinergia, allo scopo di fornire una rete di sicurezza finanziaria più robusta per i pensionati. Di seguito, una tabella illustra le relazioni e le differenze principali tra questi strumenti di supporto previdenziale:
Prestazione | Obiettivo | Beneficiari | Importo Medio |
Maggiorazione Sociale | Garantire un minimo vitale | Pensionati con redditi bassi | 155€ |
Assegno Sociale | Assistenza a chi non ha diritti pensionistici sufficienti | Cittadini anziani senza copertura previdenziale completa | Variabile |
Integrazione al Minimo | Elevare le pensioni al minimo previsto dalla legge | Pensionati con prestazioni preesistenti inferiori al minimo | Integrata fino al raggiungimento del minimo legale |
Comprendere il funzionamento delle maggiorazioni sociali e del loro rapporto con altre prestazioni previdenziali è essenziale per i beneficiari al fine di ottenere tutti i supporti disponibili previsti dalla normativa italiana.
Processo di domanda e documentazione necessaria
Presentare domanda è un processo che richiede attenzione nei dettagli e una precisa documentazione.
Come fare domanda
Per richiedere la maggiorazione, i pensionati possono scegliere tra due principali modalità di presentazione della domanda.
La prima opzione è la procedura online attraverso il portale INPS. Utilizzando le proprie credenziali personali come SPID, CIE o CNS, gli utenti possono accedere al sistema, inviare la dichiarazione RED e gestire ogni aspetto della loro richiesta in modo digitale. Questo metodo offre il vantaggio di evitare lunghe attese agli sportelli e di accelerare il processo di elaborazione della domanda.
Tuttavia, per coloro che preferiscono un’assistenza più diretta o hanno difficoltà con le procedure online, è disponibile una seconda opzione: il supporto dei CAF (Centri di Assistenza Fiscale) e dei Patronati.
E per comprendere appieno l’importo della maggiorazione sociale a cui si ha diritto e navigare con sicurezza attraverso il processo di richiesta, è altamente consigliabile richiedere una consulenza pensionistica affidabile. Una consulenza professionale può aiutare a massimizzare i benefici e garantire che la domanda sia presentata in modo corretto e completo.
Perché affidarsi ad un esperto
Una consulenza professionale ed affidabile offre numerosi vantaggi per chi si avvicina alla pensione o è già pensionato. In primo luogo, un consulente specializzato possiede una conoscenza approfondita e aggiornata delle complesse normative previdenziali, che sono soggette a frequenti modifiche. Questo permette di navigare con sicurezza tra le varie opzioni disponibili, evitando errori costosi e massimizzando i benefici. Ad esempio, un esperto può identificare opportunità di maggiorazioni o integrazioni che potrebbero sfuggire a un’analisi superficiale.
Inoltre, un consulente può offrire una pianificazione personalizzata basata sulla situazione individuale del cliente. Questo include l’analisi dei contributi versati, la valutazione di eventuali periodi di lavoro all’estero, e la considerazione di fattori come l’invalidità o le condizioni familiari che potrebbero influenzare i diritti pensionistici. Tale approccio su misura può portare a strategie ottimizzate per anticipare o posticipare il pensionamento, o per combinare diverse forme di previdenza.
Inoltre, una consulenza esperta può offrire una visione a lungo termine della situazione previdenziale. Questo include la pianificazione finanziaria per gli anni post-pensionamento, considerando fattori come l’inflazione, le esigenze sanitarie future e possibili cambiamenti nel costo della vita. Un consulente può aiutare a sviluppare strategie per integrare la pensione con altre forme di reddito o investimenti, assicurando una maggiore stabilità finanziaria nel lungo periodo.
Documenti indispensabili per la domanda
Per una domanda completa, è essenziale includere il CUD, il Modello 730/Unico per i redditi, e l’attestazione dei redditi percepiti. Questi documenti sono cruciali per determinare l’idoneità del richiedente e l’importo della maggiorazione sociale che può essere concessa.
Documento | Descrizione | Utilizzo |
CUD | Certificato Unico Dipendente per dichiarazione dei redditi | Essenziale per verificare il reddito annuale |
Modello 730/Unico | Modello per la dichiarazione dei redditi delle persone fisiche | Usato per la dichiarazione dei redditi dettagliata |
Attestazione dei redditi percepiti | Documento che riporta i redditi non inclusi nel 730 o Unico | Importante per completare il quadro economico del richiedente |
La preparazione accurata dei documenti facilita notevolmente il processo di richiesta della maggiorazione sociale. Questo non solo aiuta a garantire che la domanda sia elaborata correttamente, ma aumenta anche le probabilità di ricevere rapidamente la maggiorazione dovuta.
Importi e limiti di reddito
Per il 2024, i limiti di reddito per richiedere la maggiorazione sociale variano a seconda dell’età del pensionato:
- Età 60-64 anni: il reddito personale annuo non deve superare gli 8.117,72 euro e il reddito coniugale i 15.065,05 euro. La maggiorazione è di 25,83 euro al mese.
- Età 65-69 anni: il limite di reddito personale è di 8.856,25 euro e di reddito coniugale di 15.803,58 euro. L’importo mensile della maggiorazione è di 82,64 euro.
- Età 70 anni e oltre: il reddito personale non deve superare i 9.555,65 euro e il reddito coniugale i 16.502,98 euro, con una maggiorazione mensile di 136,44 euro.
Questi importi sono esenti da imposte e mirano a supportare i pensionati con redditi bassi, considerando sia il reddito personale che quello coniugale (esclusa la casa di abitazione e alcune indennità).
Se desideri capire come massimizzare le tue prestazioni pensionistiche e scoprire a quali ulteriori benefici potresti avere diritto, considera una consulenza pensionistica professionale. Mia Pensione ti aiuta a navigare le complesse normative e a pianificare in modo strategico la tua situazione previdenziale.