Pace Contributiva 2025: opportunità e novità per lavoratori

La Pace Contributiva rappresenta un’importante opportunità per i lavoratori che presentano lacune nel proprio percorso contributivo. Questa misura consente di riscattare periodi non coperti da contribuzione, permettendo così di aumentare l’anzianità contributiva necessaria per accedere alla pensione.
Se stai valutando il riscatto dei contributi ai fini pensionistici, il 2025 è un anno cruciale. Richiedi una consulenza pensionistica professionale per capire se puoi davvero approfittare della Pace Contributiva 2025.
Cos’è la Pace Contributiva 2025?
È una misura temporanea introdotta per agevolare i lavoratori che, nel corso della loro carriera, hanno avuto dei periodi di vuoto contributivo.
Rappresenta una straordinaria opportunità per chi desidera avvicinarsi alla pensione recuperando fino a 5 anni di contributi non versati, anche non consecutivi, tramite riscatto.
Questa misura si rivolge in particolare a coloro che non hanno anzianità contributiva al 31 dicembre 1995, ossia i cosiddetti lavoratori interamente nel sistema contributivo.
La misura è stata prorogata con la Legge di Bilancio, e sarà valida anche per tutto il 2025, salvo ulteriori proroghe.
Chi può accedere alla pace contributiva INPS 2025
Questa misura è riservata ai lavoratori che soddisfano alcuni requisiti specifici:
- Non devono avere contribuzione accreditata prima del 1° gennaio 1996.
- Devono aver versato almeno un contributo in una gestione previdenziale obbligatoria.
- Possono riscattare periodi di vuoto contributivo compresi tra il primo contributo versato e l’ultimo, purché si tratti di periodi non coperti da altre forme di contribuzione (obbligatoria, figurativa, volontaria o da riscatto).
Il vantaggio principale consiste nella possibilità di recuperare fino a 5 anni di contributi ai fini del diritto e del calcolo della pensione, accorciando così i tempi per il pensionamento.
Quali periodi si possono riscattare
Non tutti i periodi privi di contribuzione possono essere riscattati.
Con la Pace contributiva 2025 è possibile riscattare solo quelli scoperti da contribuzione successivi al 31 dicembre 1995 e precedenti al 1° gennaio 2024.
Tali periodi devono essere:
- Collocati tra il primo e l’ultimo contributo effettivamente versato.
- Completamente privi di copertura contributiva.
- Non sovrapposti ad altre coperture previdenziali, anche in altre gestioni (come quelle dei liberi professionisti o dei dipendenti pubblici).
Verifica attentamente la tua posizione contributiva prima di procedere con la domanda di riscatto, poiché come ti abbiamo appena mostrato, non tutti i periodi apparentemente scoperti potrebbero essere effettivamente riscattabili secondo i requisiti normativi vigenti.

Come funziona il riscatto: il calcolo
L’onere da pagare per il riscatto con la Pace Contributiva 2025 viene calcolato con il cosiddetto sistema percentuale, ovvero applicando l’aliquota contributiva vigente (33% per i dipendenti privati) alla retribuzione media imponibile percepita nei 12 mesi precedenti la domanda.
Esempio di calcolo
Per rendere più chiaro il meccanismo, ecco un pratico esempio di calcolo nel 2025.
Un lavoratore che nel 2024 ha percepito una retribuzione annua di 25.000 euro può riscattare un anno di contribuzione versando 33% di tale importo, ossia 8.250 euro.
Se vuole riscattare 3 anni, l’importo sarà 8.250 x 3 = 24.750 euro.
È fondamentale sapere che:
- L’importo è deducibile fiscalmente (al 100%), quindi si ottiene un beneficio significativo in sede di dichiarazione dei redditi.
- Il pagamento può avvenire in un’unica soluzione o in fino a 120 rate mensili (10 anni), senza interessi.
- L’importo di ciascuna rata non può essere inferiore a 30 euro.
Come presentare la domanda all’INPS
La domanda per accedere alla Pace Contributiva INPS 2025 può essere presentata:
- Direttamente online, tramite il portale INPS, accedendo con SPID, CIE o CNS.
- Rivolgendosi a un patronato abilitato che fornirà assistenza gratuita.
- Tramite Contact Center INPS
Nel modulo di domanda occorre specificare i periodi che si intende riscattare. L’INPS procederà con la verifica dei requisiti e con il calcolo dell’onere da versare.
Scadenza della misura
La Pace Contributiva 2025 è una misura temporanea: sarà possibile inoltrare domanda fino al 31 dicembre 2025, salvo ulteriori proroghe.
Dopo questa data, salvo nuove leggi, non sarà più possibile riscattare i periodi scoperti tramite questa agevolazione.
Per questo motivo, è importante non attendere l’ultimo momento: presentare la domanda con anticipo consente di avere il tempo per valutare, rateizzare e ottenere i massimi benefici fiscali.

Riscatto della laurea: è compatibile?
Una domanda molto frequente è se la Pace Contributiva e il riscatto della laurea nel 2025 siano sovrapponibili.
La risposta è no: la pace contributiva non si applica ai periodi di studio universitario, perché tali periodi sono coperti da una misura specifica: il riscatto della laurea.
Tuttavia, i due strumenti possono essere utilizzati insieme. Un lavoratore può:
- Utilizzare la Pace Contributiva 2025 per riscattare i periodi senza contribuzione tra un lavoro e l’altro
- Richiedere il riscatto della laurea per coprire gli anni di studio universitario, anche con l’opzione agevolata (calcolata sul minimale contributivo degli artigiani/commercianti)
Combinare queste due misure rappresenta una strategia efficace per:
- Raggiungere prima i requisiti per la pensione
- Aumentare l’importo dell’assegno pensionistico finale
- Beneficiare della deducibilità fiscale completa dei contributi versati
È fondamentale pianificare attentamente queste operazioni, valutando il proprio percorso contributivo complessivo e le effettive necessità previdenziali future.
Quando conviene davvero?
La Pace Contributiva 2025 conviene soprattutto a:
- Chi si trova lontano dalla pensione ma vuole costruire una posizione più solida.
- Chi ha periodi di disoccupazione o interruzione lavorativa e intende trasformarli in anzianità contributiva.
- Chi ha capacità economica sufficiente per sostenere l’onere o intende diluirlo nel tempo.
- Chi ha interesse fiscale a dedurre importi significativi.
Prima di procedere con questa opzione, è consigliabile valutare attentamente la propria situazione previdenziale complessiva, eventualmente con l’assistenza di un consulente pensionistico esperto.
Esempi pratici e strategie
Lavoratore trentenne con 3 anni scoperti
Mario ha 33 anni, ha lavorato per 7 anni, ma tra il 2014 e il 2017 ha avuto un periodo di disoccupazione. Vuole riscattare quei 3 anni con la Pace contributiva.
Ha guadagnato in media 22.000 euro nel 2024.
Calcolo: 22.000 x 33% = 7.260 euro/anno → 3 anni = 21.780 euro
Mario può decidere di rateizzare in 120 mesi da circa 181 euro al mese, e dedurre ogni anno circa 2.200 euro.
Lavoratrice con riscatto laurea
Francesca, 40 anni, vuole riscattare i 4 anni di studio universitario e 2 anni di vuoto contributivo tra due contratti.
Può:
- Riscattare i 4 anni con l’opzione agevolata (costo circa 5.500 euro/anno).
- Usare la Pace Contributiva 2025 per i 2 anni restanti.
In questo modo, copre 6 anni complessivi e migliora sensibilmente la propria situazione previdenziale.

Come trovare la strategia migliore
La Pace Contributiva 2025 è una delle misure più significative introdotte per i lavoratori che vogliono rafforzare la propria posizione pensionistica.
La decisione di aderire a questa misura o al riscatto della laurea richiede un’attenta valutazione personalizzata. Ogni situazione previdenziale è unica e dipende da numerosi fattori: l’età, l’anzianità contributiva già maturata, il reddito attuale e futuro, la gestione previdenziale di appartenenza e gli obiettivi pensionistici personali.
Attraverso una consulenza pensionistica professionale puoi:
- Analizzare il reale impatto dell’investimento sul futuro assegno pensionistico
- Valutare correttamente i costi in relazione ai benefici attesi
- Identificare la strategia più conveniente tra le diverse opzioni disponibili
- Evitare errori costosi che potrebbero compromettere anni di pianificazione
- Ottimizzare i vantaggi fiscali immediati e i benefici previdenziali futuri
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