Contributi figurativi: cosa sono e come ottenerli
In Italia, i contributi figurativi sono una componente fondamentale del sistema previdenziale, poiché tutelano la continuità dei diritti pensionistici dei lavoratori.
Scoprire in modo approfondito cosa sono e come si inseriscono nel sistema previdenziale è essenziale per chiunque debba orientarsi nel complesso mondo della previdenza sociale, così come comprenderne il calcolo: solo in questo modo è possibile preservare i propri diritti previdenziali e assicurarsi un futuro tranquillo.
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Cosa sono i contributi figurativi
I contributi figurativi rappresentano una specifica forma di tutela previdenziale concessa dall’INPS per preservare i diritti pensionistici dei lavoratori durante i periodi di assenza dal lavoro.
Definiti anche come contributi “fittizi“, non vengono effettivamente versati né dal datore di lavoro né dal lavoratore dipendente, ma vengono accreditati direttamente dall’Istituto previdenziale in situazioni specifiche e tassativamente individuate dalla normativa vigente.
In questi casi particolari, è dunque lo Stato a coprire i contributi previdenziali in modo figurativo, consentendo così ai lavoratori di maturare anzianità contributiva anche quando non possono lavorare e versare i contributi effettivi.
Casi di applicazione: da malattia a disoccupazione
Nella complessa struttura della previdenza sociale italiana, i contributi figurativi giocano un ruolo fondamentale nella salvaguardia dei diritti dei lavoratori.
Alcune delle principali situazioni che comportano un’interruzione del normale versamento contributivo e prevedono l’assegnazione di questi contributi sono:
- Disoccupazione
- Malattia
- Servizio militare e civile
- Cassa integrazione guadagni
- Contratti di solidarietà
- Indennità di mobilità
- Progetti di lavoro socialmente utili (LSU)
- Astensione obbligatoria per maternità
- Assistenza a familiari con gravi handicap
- Congedo parentale
Di seguito, ti mostriamo una panoramica dettagliata delle principali tipologie di contributi figurativi esistenti e del relativo periodo di accreditamento previsto dall’INPS.
Disoccupazione (NASPI)
L’accredito dei contributi figurativi si applica nei periodi in cui il lavoratore percepisce un’indennità di disoccupazione, tutelando così la sua posizione previdenziale durante le fasi di mancanza di un’occupazione retribuita.
In queste circostanze, l’ente previdenziale accredita d’ufficio i contributi sulla base di quanto spetterebbe se il lavoratore fosse effettivamente occupato e versasse i regolari contributi.
Questo meccanismo evita che le interruzioni lavorative possano pregiudicare il percorso contributivo e la futura pensione del lavoratore disoccupato.
Cassa integrazione guadagni
Questi contributi vengono accreditati anche nei casi di cassa integrazione guadagni, sia ordinaria che straordinaria, quando il lavoratore subisce una sospensione o una riduzione dell’orario lavorativo.
Durante questi periodi di difficoltà per l’azienda, la retribuzione del dipendente risulta ridotta o sospesa e l’accredito dei contributi figurativi consente di tutelare il percorso previdenziale del lavoratore.
Vengono calcolati calcolati in misura reddituale generalmente ridotta rispetto al proseguimento effettivo dell’attività da lavoro ma, così come per la disoccupazione, consentono di coprire l’intero periodo con contribuzione utile ai fini del raggiungimento dei requisiti contributivi richiesti dai futuri trattamenti di pensione.
Servizio militare e servizio civile
I contributi figurativi vengono accreditati per coprire i periodi di servizio militare e servizio civile, compresi quelli di leva obbligatoria. Questo permette ai giovani che hanno svolto tali servizi di vedersi riconosciuta la relativa anzianità contributiva.
Inoltre, vengono accreditati anche per i periodi di volontariato prestati in associazioni di protezione civile. Questo riconoscimento valorizza l’impegno sociale dei volontari e tutela la loro posizione previdenziale durante le attività svolte per finalità di pubblica utilità.
Contratti di solidarietà
I contratti di solidarietà rappresentano un’importante misura di tutela dell’occupazione in momenti di crisi aziendale. Attraverso la riduzione dell’orario di lavoro, concordata tra azienda e sindacati, si evitano licenziamenti mantenendo in organico i dipendenti.
Per non penalizzare la loro futura pensione, ai lavoratori in solidarietà vengono accreditati i contributi figurativi per le ore non lavorate.
Questo meccanismo consente di preservare l’anzianità contributiva maturata, nonostante la contrazione temporanea del reddito, salvaguardando i diritti previdenziali acquisiti nel corso della carriera lavorativa.
Il versamento dei contributi è ammesso per l’intero periodo contrattuale, il quale non può però superare i 24 mesi di durata massima.
Indennità di mobilità
Essa rappresenta una misura di supporto destinata a specifiche categorie di lavoratori dipendenti, i quali hanno subito un licenziamento a causa delle difficoltà economiche attraversate dalle aziende dalle quali erano impiegati.
Questa prestazione assolve una duplice funzione: da un lato, sostituisce temporaneamente il reddito perduto a seguito del licenziamento, garantendo un’integrazione al sostentamento; dall’altro lato, agevola il reinserimento occupazionale dei lavoratori interessati, favorendone il reingresso nel mercato del lavoro.
Anche qui, il lavoratore ha diritto alla contribuzione figurativa, per tutto il periodo in cui riscuote l’indennità.
Progetti di lavoro socialmente utili (LSU)
I progetti di lavoro socialmente utili rappresentano un’importante opportunità di reinserimento lavorativo per soggetti svantaggiati o disoccupati di lunga durata.
Durante il periodo di impiego in tali progetti, ai lavoratori coinvolti vengono riconosciuti i contributi figurativi, utili esclusivamente ad incrementare il numero di settimane contributive senza, pertanto, incidere in alcun modo sul futuro importo pensionistico. Ricordiamo che questi periodi possono essere riscattati per incrementare il futuro assegno di pensione, chiaramente a fronte del pagamento di uno specifico onere.
Astensione obbligatoria per maternità
Contribuzione che consente, a tutte le madri che abbiano almeno totalizzato 5 anni di contribuzione, di vedersi accreditati, sul proprio estratto conto, i 5 mesi di astensione obbligatoria per maternità quando essa si sia verificata al di fuori di un regolare rapporto di lavoro.
Congedi di maternità e parentali
Nei periodi di assenza dal lavoro dovuti alla maternità o a congedo parentale vengono riconosciuti tali contributi.
Il loro calcolo e periodo di accredito variano secondo il caso specifico.
Assistenza a familiari con gravi handicap
Per i lavoratori dipendenti che assistono familiari con gravi disabilità, è previsto il riconoscimento di contributi figurativi da parte dell’INPS.
Essi coprono l’intera durata dei permessi fruiti dal lavoratore per assistere il familiare disabile.
Modalità e periodo di accredito
La modalità di accredito varia in base alla situazione specifica. Per alcune tipologie, l’accredito avviene in automatico sulla base dei dati in possesso dell’INPS, come nel caso della disoccupazione. In altri casi, può essere necessaria la presentazione di una richiesta da parte del lavoratore, con relativi documenti che attestino il diritto all’accredito, come per il servizio militare, la maternità e altri casi specifici.
È importante sottolineare che anche il periodo di accreditamento varia a seconda delle circostanze: per la disoccupazione, ad esempio, il periodo viene definito dalla durata dell’indennità corrisposta, mentre per eventi come la cassa integrazione o i progetti LSU, il periodo è determinato dagli accordi contrattuali o dalle specifiche iniziative amministrative.
Il processo di calcolo dei contributi figurativi
Il calcolo dei contributi figurativi riveste un’importanza cruciale nell’ambito del sistema previdenziale e di tutela sociale dei lavoratori. In questo contesto, l’INPS svolge un ruolo centrale, essendo l’ente preposto alla gestione e alla determinazione effettiva dell’accredito dei contributi figurativi.
Ogni calcolo segue criteri normativi specifici, fortemente influenzati dalle leggi vigenti in materia. Inoltre, l’importo varia in base a diversi fattori, tra cui la tipologia di assenza dal lavoro o di indennità percepita, nonché la retribuzione che il lavoratore avrebbe dovuto percepire durante il periodo di attività lavorativa regolare.
Data la complessità delle numerose norme che regolano questa materia, è consigliabile richiedere una consulenza pensionistica professionale ed esperta.
Questa scelta ti permetterà di ricevere informazioni accurate e personalizzate, adeguate alla tua specifica situazione, garantendoti una corretta valutazione dell’anzianità contributiva maturata, inclusi i contributi figurativi accreditati.
Documentazione necessaria per l’accredito
In alcune situazioni specifiche, per ottenere l’accredito dei contributi figurativi da parte dell’INPS, è necessario presentare un’apposita richiesta formale e la relativa documentazione comprovante il diritto ai contributi figurativi.
I documenti generalmente richiesti sono:
· Certificazioni mediche per periodi di malattia, ricovero ospedaliero o altre condizioni di salute
· Provvedimenti di cassa integrazione o mobilità da parte dell’azienda
· Attestazioni di servizio militare o civile
· Documentazione relativa ai congedi parentali o permessi Legge 104 fruiti
· Provvedimenti di sospensione dal lavoro
· Documentazione sulla fruizione di indennità (disoccupazione, maternità, etc.)
In queste casi, è fortemente raccomandato rivolgersi agli uffici INPS o richiedere una consulenza pensioni da un professionista esperto in materia previdenziale. Seguendo questo approccio, si potranno ottenere indicazioni precise e personalizzate riguardo la documentazione specifica da presentare.
Accredito d’ufficio dei contributi da parte dell’INPS
In altre circostanze, invece, l’accredito avviene da parte dell’INPS senza che il lavoratore debba intraprendere specifiche azioni. Si verifica in situazioni quali:
- Disoccupazione: l’INPS interviene automaticamente all’atto della concessione dell’indennità di disoccupazione.
- Cassa integrazione: i contributi figurativi vengono accreditati direttamente in caso di sospensione o riduzione dell’orario lavorativo.
- Indennità di sostegno al reddito (ISU): l’Istituto provvede all’accredito quando eroga tale tipologia di sostegno.
Per gli accreditamenti automatici, l’INPS utilizza le informazioni provenienti dalle denunce annuale delle retribuzioni e da altri dati in suo possesso.
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