Pensionamento anticipato: tutto quello che c’è da sapere

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Caro contribuente, hai mai desiderato il pensionamento anticipato?

Come stai vivendo la tua situazione lavorativa?

Il mondo del lavoro è cambiato moltissimo negli ultimi anni e si sono create diverse situazioni molto soggettive.

In estrema sintesi possiamo individuare due tipi di approcci nei confronti del lavoro.

  • Per alcune persone il proprio impiego non è soltanto una fonte di reddito.
    È una passione, una vocazione, un mezzo per contribuire al benessere della società: in pratica un elemento per affermare la propria identità e trarre gratificazione. 

Queste persone non hanno fretta di andare in pensione anzi, quando la otterranno, probabilmente ripenseranno al loro ufficio con un po’ di malinconia.

  • C’è poi un’altra fascia di contribuenti che, per motivi di salute, familiari o personali, ambisce a ottenere l’assegno mensile il più presto possibile.

È prevalentemente per loro che scrivo questo articolo, per illustrare e fare chiarezza una volta per tutte sulle scorciatoie che portano ad ottenere il tanto agognato pensionamento anticipato.

Nonostante tu ti possa riconoscere nella categoria di coloro che non hanno fretta di andare in pensione, ti consiglio di leggere comunque questo articolo.

Troverai infatti importanti soluzioni di pensionamento anticipate per uscire finalmente dal lavoro.

Perché il pensionamento anticipato oggi è l’opzione di uscita dal lavoro più ambita dal lavoratore?

Negli ultimi tempi il mondo del lavoro è cambiato parecchio.

Gran parte dei processi produttivi sono stati letteralmente stravolti rispetto ad alcuni decenni fa.

Sono informatizzati o automatizzati.

Di conseguenza alcune persone hanno iniziato a sentirsi inadatti o in “esubero”.

Se è vero che lo stipendio a fine mese arriva ugualmente, dall’altra parte la gratificazione di alcuni lavoratori è finita sotto le scarpe.

E questo è un buon motivo per anticipare di qualche mese o di qualche anno la pensione. 

In ogni caso, ci sono anche motivi “fisiologici” che spingono in questa direzione.

Infatti, anche per coloro il cui entusiasmo è rimasto alto, è innegabile che l’energia di un sessantenne non è più quella di un ventenne.

Senza contare – ahimè – i problemi di salute che inevitabilmente arrivano con l’età.

Magari questi problemi non sono così gravi da permetterti di ottenere l’invalidità.

Tuttavia generano stanchezza e rendono particolarmente ostici gli ultimi anni prima della pensione.

A complicare ancora di più il quadro subentrano eventuali problemi personali e familiari: figli disabili, genitori anziani, coniuge.

Insomma, per tutta una serie di motivi sono moltissime le persone che non vedono l’ora di uscire dal mondo del lavoro.

Nel prossimo paragrafo dunque andremo ad analizzare tutte le opzioni di pensionamento anticipato in modo tale che tu possa scegliere quella più adatta e più conveniente alla tua situazione.

Essendo casi particolari, non affronteremo invece le tematiche legate ai requisiti speciali come quelli previsti dalla legge 104 e le varie ipotesi di invalidità. Per questo tema ti rimando a questo video.

Tutte le opzioni disponibili per il pensionamento anticipato

La pensione anticipata si ottiene con un minimo di 42 anni e 10 mesi di contributi per i lavoratori di sesso maschile (un anno in meno per le donne), con 3 mesi di finestra di attesa.

Pensiamo anche alla pensione di vecchiaia anticipata, possibilità aperta ai dipendenti del settore privato.

Questa soluzione richiede un’età minima di 61 anni per gli uomini e 56 per le donne, 20 anni di contributi (15 in ipotesi particolari) più 12 mesi di “finestra”, nel caso in cui sia riconosciuta un’invalidità pensionabile almeno dell’80%.

Ci sono poi diverse opzioni di anticipo nell’uscita dal lavoro anche per i non vedenti, con specifiche maggiorazioni.

Particolari maggiorazioni sono previste anche per le vittime del terrorismo, per chi è stato esposto all’amianto e per specifici servizi svolti.

Più entriamo nel merito della situazione personale, più si trovano eccezioni.

A volte non si tratta di casi che permettono il pensionamento anticipato vero e proprio, ma di semplici riconoscimenti extra rispetto al periodo di contribuzione maturato con il lavoro.

Quindi anche se non si tratta di una vera e propria pensione anticipata, agevolazioni e maggiorazioni aiutano ad andare in pensione prima. 

In questo paragrafo vedremo in quali casi si può anticipare la pensione.

Pensione di anzianità per chi ha svolto turni notturni o lavori usuranti

I contribuenti che hanno operato in condizioni riconosciute come usuranti hanno diritto alla pensione fin dall’età di 61 anni e 7 mesi – in pratica quasi 6 anni prima.

Unico requisito, oltre alla tipologia di lavoro svolto (per almeno la metà della vita lavorativa, o per almeno 7 anni nell’ultimo decennio), è quello di aver versato 35 anni di contributi e una quota minima di 97,6.

Gli stessi requisiti sono previsti anche per chi ha svolto lavoro notturno per almeno 78 notti l’anno ( i requisiti si innalzano in base al numero di notti lavorate).

La quota 103

Dall’età di 62 anni diventa invece accessibile la quota 103, che prevede 41 anni di contributi e ha alcune limitazioni.

E’ previsto infatti un tetto massimo di importo e l’impossibilità di svolgere l’attività lavorativa fino all’età per la pensione di vecchiaia.

Pensione anticipata con 64 anni

La soluzione della pensione anticipata con 64 anni è accessibile con soltanto 20 anni di contributi e richiede un importo soglia minimo pari a 2,8 volte l’assegno sociale. 

La possono ottenere tutti coloro che non hanno versato contributi prima del 1996.

Coloro che risultano invece avere contributi al 31 dicembre 1995, possono ottenere la pensione semplicemente effettuando il computo dei contributi presenti nelle varie casse Inps presso la gestione separata, con ricalcolo contributivo, che può risultare però penalizzante.

Pensione in totalizzazione

Per chi possiede contributi in casse diverse, c’è anche l’opzione della pensione in totalizzazione.

Si ottiene versando 41 anni di contributi a prescindere dall’età, con una finestra di attesa di 21 mesi.

Anche in questo caso si applica il ricalcolo contributivo della pensione, salvo non si abbia autonomo diritto a pensione (per quanto riguarda le gestioni amministrate dall’Inps) o non si possieda la contribuzione minima richiesta per la pensione di vecchiaia (per quanto riguarda le casse professionali).

Lavoratori speciali 

Un’altra opzione di pensionamento anticipato interessa alcuni lavoratori in settori atipici, quali ad esempio alcuni operatori marittimi, cantanti, attori e gente dello spettacolo nonché sportivi professionisti.

Questi contribuenti possono anticipare di svariati anni l’età della pensione (dipende ovviamente dal settore specifico).

Anche per i militari in generale sono previsti anticipi della pensione.
Gli appartenenti al comparto difesa, sicurezza e soccorso, possono ottenere delle pensioni di anzianità anche a 58 anni, a seconda delle ipotesi. 

L’opzione donna

Per alcune donne che appartengono a categorie specifiche vi è un’ulteriore opzione che permette loro di andare in pensione tra i 58 e i 60 anni (dipende dalla categoria e dal numero di figli), con 35 anni di contributi, una finestra di attesa sino a 18 mesi ed il ricalcolo contributivo dell’assegno. 

Ad oggi le categorie beneficiarie risultano le donne invalide dal 74%, le caregiver e le donne licenziate da imprese in crisi.

Dopo aver scoperto tutte queste strade puoi ben capire che esistono davvero numerose soluzioni che ti permettono di andare prima in pensione.

Se quindi il tuo desiderio è andare prima in pensione hai moltissime strade da potere sfruttare per soddisfare il tuo desiderio.

Tuttavia c’è un elemento a cui devi prestare particolare attenzione: la riduzione di importo.

Andare prima in pensione equivale spesso a ridurre la tua pensione finale per questo è fondamentale agire per tempo e affrontare un affidabile calcolo pensione.

Conclusione

Devi sapere però che la riduzione non sempre è estremamente penalizzante ed esistono soluzioni estremamente vantaggiose che ti permettono di uscire finalmente dal mondo del lavoro senza rinunciare alla tua pensione.

Sicuramente queste diversità situazionali sono causate dalla specificità della propria posizione contributiva.

Il consiglio quindi che mi sento di dare a tutti i lavoratori è quello di valutare preventivamente ogni scenario disponibile tramite un’approfondita consulenza pensionistica.

Questo strumento è in grado di calcolare la tua pensione per ogni opzione di uscita.

Il calcolo pensione ricevuto, e le adeguate garanzie erogate, ti permetteranno di valutare adeguatamente un pensionamento anticipato e fare, contemporaneamente, la scelta migliore per il tuo futuro economico.

Il calcolo affidabile della tua pensione

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