Pensione anticipata a 58 anni con Legge 104: requisiti e procedura 2025

Nel 2025, molte persone si interrogano sulle reali possibilità di andare in pensione anticipata a 58 anni, soprattutto se si rientra nelle tutele previste dalla Legge 104. Questo articolo ha l’obiettivo di fare chiarezza su uno dei temi più richiesti da chi si trova in una condizione di assistenza a un familiare disabile. Analizzeremo le misure attualmente attive, i requisiti necessari, e la procedura da seguire per ottenere la pensione anticipata, con un occhio particolare ai casi dei caregiver.
Ogni situazione previdenziale è unica: se desideri sapere con certezza se puoi accedere alla pensione anticipata a 58 anni con la Legge 104 e con quali modalità, ti consigliamo di richiedere una consulenza pensionistica personalizzata per valutare al meglio i tuoi diritti e le opportunità.
Cosa prevede per le pensioni la Legge 104
La Legge 104/1992 è uno strumento fondamentale per la tutela dei diritti delle persone con disabilità e dei loro familiari.
In ambito pensionistico, può offrire agevolazioni per l’accesso anticipato alla pensione.
Tuttavia, è importante chiarire che la Legge 104, di per sé, non consente automaticamente il pensionamento a 58 anni, ma può contribuire all’accesso ad alcune misure specifiche.
Le misure più rilevanti che possono intrecciarsi con essa sono:
- Ape Sociale
- Quota 41 per lavoratori precoci
- Pensione anticipata ordinaria (ex Legge Fornero)
Vediamole tutte nel dettaglio.
Ape Sociale per caregiver: un aiuto con limiti d’età
L’Ape Sociale è una misura di accompagnamento alla pensione che prevede un assegno fino al compimento dell’età per la pensione di vecchiaia (67 anni).
I caregiver possono accedervi se assistono da almeno 6 mesi un familiare con disabilità grave (ai sensi dell’art. 3, comma 3 della Legge 104).
Requisiti Ape Sociale 2025 per caregiver
- Età minima: 63 anni e 5 mesi (con possibili riduzioni per donne con figli);
- Anzianità contributiva: almeno 30 anni (può salire a 32 o 36 a seconda del profilo);
- Condizione di assistenza continuativa da almeno sei mesi a un familiare con handicap grave.
Limiti
Questa misura non è accessibile a 58 anni. L’età minima imposta dalla normativa esclude di fatto i lavoratori più giovani, anche se rientrano tra i caregiver.

Quota 41 per lavoratori precoci: la vera possibilità
La Quota 41 rappresenta una concreta opportunità di pensionamento anticipato anche prima dei 60 anni. Il principio è semplice: se hai almeno 41 anni di contributi e sei un “lavoratore precoce”, puoi accedere alla pensione senza un requisito anagrafico minimo.
Chi sono i lavoratori precoci?
Si definiscono tali coloro che hanno versato almeno 12 mesi di contributi prima del compimento dei 19 anni di età.
Requisiti 2025
- Contributi: almeno 41 anni complessivi;
- 12 mesi di contributi effettivi prima dei 19 anni;
- Appartenenza a una categoria tutelata, tra cui i caregiver: assistenza da almeno sei mesi a un familiare convivente con handicap grave (Legge 104 art. 3 comma 3).
Punti di forza
- Nessun requisito di età: si può accedere anche a 58 anni, se si soddisfano i requisiti;
- Pensione piena: a differenza dell’Ape Sociale, non si tratta di un assegno ponte, ma della pensione vera e propria;
- Validità per dipendenti pubblici e privati.
Pensione anticipata ordinaria (Legge Fornero)
Chi ha una lunga carriera lavorativa alle spalle può accedere anche alla pensione anticipata ordinaria, introdotta dalla riforma Fornero.
Requisiti 2025
- Uomini: 42 anni e 10 mesi di contributi;
- Donne: 41 anni e 10 mesi;
- Finestra mobile di 3 mesi dalla maturazione del requisito.
Anche in questo caso, non c’è un’età minima: se a 58 anni si sono maturati i contributi richiesti, è possibile accedere alla pensione. Tuttavia, il requisito contributivo è più elevato rispetto alla Quota 41.
Misure disponibili a confronto
Misura | Età richiesta | Contributi | Requisiti aggiuntivi |
Quota 41 caregiver | Nessuna (anche 58) | ≥ 41 anni (con 12 mesi <19 anni) | Assistenza convivente con 104 ≥ 6 mesi |
Pensione anticipata ordinaria | Nessuna | Donne: ≥ 41a10m – Uomini: ≥ 42a10m | 3 mesi di finestra |
Ape Sociale caregiver | ≥ 63 anni e 5 mesi | ≥ 30/32/36 anni | Assistenza convivente con 104 ≥ 6 mesi |
Come si può notare, la Quota 41 è l’unica strada percorribile per andare in pensione a 58 anni con la Legge 104.

Procedura per accedere alla Quota 41
Per accedere alla pensione anticipata come lavoratore precoce caregiver, è fondamentale seguire una procedura ben precisa articolata in 3 fasi principali.
1. Verifica dei requisiti
- Controlla l’estratto conto contributivo sul sito INPS;
- Accerta di avere almeno 12 mesi di contributi versati prima dei 19 anni;
- Verifica di aver maturato 41 anni totali di contributi;
- Assicurati che la situazione di assistenza al familiare con Legge 104 sia documentabile e continuativa da almeno 6 mesi.
2. Presentazione della domanda
- La domanda si presenta online tramite il portale MyINPS o con l’assistenza di un patronato;
- Seleziona la tipologia di pensione: Pensione anticipata lavoratori precoci (caregiver);
- Allega:
- Certificazione 104 (art. 3 comma 3);
- Documentazione anagrafica e di convivenza (es. stato di famiglia);
- Estratto contributivo INPS.
3. Attesa e decorrenza
- La decorrenza della pensione è dal primo giorno del mese successivo alla maturazione dei requisiti;
- Nessuna finestra mobile per i lavoratori precoci (clicca qui per scoprire nel dettaglio cosa sono le finestre mobili).
Consigli pratici
Per affrontare la domanda con maggiore serenità ed evitare errori, ti suggeriamo alcuni consigli pratici utili durante tutto il percorso:
- Controlla i tempi: le domande per Quota 41 devono essere presentate entro una certa scadenza annuale fissata dall’INPS;
- Non aspettare l’ultimo momento: il riconoscimento dello status di lavoratore precoce richiede istruttoria e verifica da parte dell’Istituto;
- Affidati a un professionista: un consulente pensionistico o un patronato può aiutarti a velocizzare e rendere più sicura la pratica.

Perché affidarsi a una consulenza pensionistica esperta
Navigare nel sistema previdenziale italiano può essere complesso, soprattutto quando si tratta di scegliere la strada giusta per il proprio pensionamento.
Ogni lavoratore ha una storia contributiva unica, fatta di periodi diversi, regole variabili, normative in continuo aggiornamento e, spesso, requisiti specifici che cambiano in base alla categoria, all’età o alle situazioni familiari.
In questo contesto, rivolgersi a una consulenza pensionistica rappresenta una scelta strategica, non solo per evitare errori, ma anche per ottimizzare i tempi e le risorse.
Un consulente esperto è in grado di:
- analizzare a fondo l’estratto conto contributivo
- individuare eventuali lacune o periodi da riscattare
- fornire un calcolo pensione preciso
- indicarti la data più favorevole per accedere alla pensione, tenendo conto di tutte le opzioni disponibili (anticipata, Quota 41, Opzione Donna, Ape Sociale, ecc.).
Inoltre, può aiutare a comprendere l’impatto economico di ogni scelta, stimando l’importo dell’assegno pensionistico e illustrando eventuali penalizzazioni o vantaggi.
Pensione a 58 anni: un’opportunità da valutare con attenzione
Andare in pensione a 58 anni con la Legge 104 nel 2025 è possibile, ma solo a condizioni molto specifiche. La Legge 104, se abbinata al profilo di lavoratore precoce, consente di accedere alla Quota 41, l’unica misura che non impone un’età minima.
In alternativa, resta la pensione anticipata ordinaria per chi ha una lunga storia contributiva, mentre l’Ape Sociale si rivolge solo agli over 63.
Ogni caso è diverso, per questo motivo affidarsi a una consulenza pensionistica esperta può fare la differenza: ti aiuta a scegliere la misura giusta, ad evitare errori nella domanda, e ottenere il massimo dal proprio percorso contributivo.
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