Pensioni precoci: come funzionano e chi può richiederle nel 2024
Nel panorama previdenziale italiano del 2024, le pensioni precoci rappresentano una fondamentale opportunità per quei lavoratori che, avendo iniziato a lavorare molto presto, hanno maturato 41 anni di contributi o più.
Chi raggiunge questa soglia entro il termine del 31 dicembre 2024 e possiede determinati requisiti per accedervi, deve presentare domanda all’INPS entro il 1° marzo 2024, e comunque non oltre il 30 novembre. Nel caso di ritardo nella presentazione dei requisiti, la pensione potrebbe non essere erogata..
Scopri tutte le modalità, i requisiti e i termini richiesti leggendo il nostro articolo e non esitare a richiedere una consulenza pensionistica accurata e precisa per pianificare nel migliore dei modi il tuo pensionamento.
Pensione precoci e contesto legislativo
Nel contesto previdenziale, la pensione precoci, conosciuta anche come Quota 41, sottolinea una sensibile attenzione verso coloro che si sono inseriti molto presto nel mondo del lavoro.
Questa forma pensionistica consente di uscire dal circuito lavorativo prima del termine standard, riconoscendo gli sforzi di chi ha iniziato a versare contributi in tenera età.
Le origini della pensione per lavoratori precoci: DPCM 87/2017
La genesi del concetto di pensione anticipata per i lavoratori precoci risale al DPCM 87/2017, un decreto fondamentale che ha introdotto criteri ad hoc per l’accesso a questo beneficio.
Il provvedimento ha concesso ai lavoratori precoci, cioè a coloro che hanno iniziato a versare contributi in giovane età, di andare in pensione in anticipo rispetto ai requisiti ordinari.
In particolare, il decreto ne ha stabilito l’accesso con un minimo di 41 anni di contributi, ponendo le basi per una riforma strutturale che tutelasse maggiormente questa categoria di lavoratori.
Le modifiche nella Legge di Bilancio 2024
Recenti aggiustamenti normativi, emersi nella Legge di Bilancio 2024, hanno previsto un rafforzamento delle risorse destinate alle pensioni anticipate.
Tali interventi delineano una più ampia revisione del sistema previdenziale nel medio termine, che terrà conto anche dei mutamenti demografici e dell’innalzamento della speranza di vita. Con lo sguardo già rivolto alle riforme da realizzare negli anni a venire, l’obiettivo è garantire un sistema pensionistico che rispecchi meglio le trasformazioni sociali e le esigenze emergenti.
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Requisiti Quota 41: contribuzione antecedente al diciannovesimo anno di età
Un altro requisito imprescindibile della Quota 41 è quello di poter attestare almeno 12 mesi di contribuzione effettiva maturati prima del compimento del 19° anno di età.
Questo dettaglio evidenzia il profilo del lavoratore precoce, ovvero coloro che hanno iniziato a inserirsi nel mercato del lavoro in tenerissima età, contribuendo fin da subito al sistema previdenziale.
Chi può beneficiare delle pensioni precoci nel 2024
I requisiti per accedere al pensionamento precoce non si limita all’età e ai relativi versamenti contributivi.
Questa agevolazione è infatti destinata a specifiche categorie di lavoratori: chi si è trovato a fronteggiare carichi di lavoro gravosi, situazioni di disoccupazione, situazioni di disoccupazione, in alternativa, chi ha svolto mansioni usurate nel corso della propria vita lavorativa o ancora, invalidi civili con percentuale del 74% oppure chi assiste un familiare convivente con disabilità grave.
Di seguito, vi presentiamo un prospetto che riassume tutte le categorie di lavoratori che possono accedere alla pensione anticipata con Quota 41.
Criterio | Descrizione | Nota di Rilievo |
Stato di Disoccupazione | Termine di prestazione per la disoccupazione da almeno tre mesi. | Il lavoratore deve aver concluso il periodo di disoccupazione, attestando la non ricollocazione. |
Invalidità ≥ 74% | Invalidità civile accertata dalle commissioni mediche competenti. | La percentuale di invalidità rappresenta un criterio riduttivo dell’età pensionabile. |
Assistenza Disabilità Grave | Assistenza continuativa di almeno sei mesi a congiunti con gravi disabilità. | Valutato il carico assistenziale prolungato e l’impatto sull’attività lavorativa. |
Attività Usuranti | Esercizio di lavorazioni in condizioni sottoterra, ambienti ad alta temperatura o di notevole fatica fisica. | Il riconoscimento si basa sull’intensità e la durata dell’esposizione nel corso della vita lavorativa. |
Lavori Gravosi | Sette anni degli ultimi dieci o sei anni degli ultimi sette in mansioni particolarmente pesanti fisicamente. | Includono professioni specifiche e settori di rilevante fatica fisica e stress psicologico. |
I lavoratori precoci disoccupati rappresentano una delle categorie prioritarie nel processo di assegnazione della pensione precoci. Questi soggetti possono avanzare richiesta di pensionamento anticipato una volta terminata la prestazione di disoccupazione, facendo leva sul loro stato di inattività lavorativa non volontaria.
Anche i lavoratori precoci con invalidità civile pari o superiore al 74%, certificata dalle commissioni mediche, possono accedere alla pensione anticipata Quota 41, allegando chiaramente il verbale di invalidità emesso dall’INPS. L’incapacità lavorativa, dovuta a problematiche fisiche o psichiche, consente di ottenere il pensionamento proporzionato al grado di disabilità.
I caregiver, che assistono familiari con gravi disabilità, rientrano tra i beneficiari della pensione precoce: il loro ruolo di assistenza è fondamentale e permette di alleggerire il carico economico del nucleo familiare.
Infine, possono pensionarsi in anticipo anche i lavoratori che per molti anni hanno svolto mansioni particolarmente usuranti o gravose, in ambienti faticosi o rischiosi. Il pensionamento tiene conto delle difficoltà affrontate nell’attività lavorativa.
Come presentare domanda
La domanda per la pensione precoce rappresenta un passaggio cruciale per i lavoratori che intendono usufruire del trattamento di pensionamento anticipato e una consulenza pensionistica professionale può fare la differenza per verificare, accertare e valutare le proprie condizioni.
Prima di avviare la procedura, infatti, è necessario verificare il possesso dei requisiti richiesti, comprensivi degli anni di contribuzione e delle specifiche condizioni di lavoro. Una volta confermato il proprio stato di lavoratore precoce, è possibile procedere con la richiesta che deve rispettare termini e modalità ben precise.
Tutti i passaggi da seguire
Le modalità di presentazione si articolano attraverso i seguenti step:
- Accesso al sistema INPS con le proprie credenziali di autenticazione.
- Ricerca del servizio dedicato alla pensione per lavoratori precoci.
- Compilazione dei campi richiesti nel modulo online, inclusi i dati personali e lavorativi.
- Allegazione della documentazione necessaria a comprovare la sussistenza dei requisiti.
- Invio formale della domanda entro le finestre temporali indicate.
A seguito dell’invio, l’INPS procederà alla verifica dei requisiti e alla valutazione della copertura finanziaria.
Solo in caso di esito positivo, sarà concesso al richiedente di avanzare nella procedura e concludere con l’invio della domanda di pensionamento propriamente detta.
I lavoratori interessati devono dunque presentare formalmente 2 domande e farlo nel pieno rispetto di tempistiche precise:
- la prima, per verificare il possesso dei requisiti, va inoltrata entro il 1° marzo 2024, oppure, con istanza tardiva, dal 2 marzo al 30 novembre 2024
- la seconda, per richiedere l’accesso al beneficio pensionistico vero e proprio, deve essere presentata nel momento in cui vengono maturati tutti i requisiti normativamente richiesti.
Adeguamento alla speranza di vita sulle pensioni anticipate
L’adeguamento dei criteri pensionistici in funzione dell’aumento della speranza di vita inciderà inevitabilmente anche sulle pensioni anticipate, inclusa la cosiddetta Quota 41.
I lavoratori destinati a quest’ultima, in particolare, dovranno tener conto di tali aggiustamenti, specie dal 2027, quando il requisito dei 41 anni di contributi verrà rivalutato. Ciò impone perciò un’attenta riflessione sul proprio percorso previdenziale, con un occhio costante alle evoluzioni normative che ne possono condizionare l’accesso.
Pianifica con cura e per tempo il tuo pensionamento con una impeccabile consulenza pensionistica: potrai ottenere tutte le informazioni necessarie per valutare la tua situazione e beneficiare di un calcolo pensione affidabile e preciso.