Riscatto laurea: quali sono i vantaggi e gli svantaggi?

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Il mondo delle pensioni è un labirinto di opzioni, scelte e decisioni. In questo caso andremo ad analizzare il riscatto laurea: conviene o no?

Nel corso della vita, ogni persona ha vissuto situazioni differenti, partendo dal percorso di studi, passando poi per quello lavorativo, la situazione di salute, ecc.

Ci sono letteralmente migliaia di casistiche diverse.

A questo groviglio di possibilità si vanno poi a sovrapporre le diverse norme emanate dagli organi legislativi in tema di previdenza.

Il risultato finale è che purtroppo non puoi seguire la stessa strada dell’amico o del collega, perché lui si trova in un labirinto diverso dal tuo.

In questo articolo ti mostrerò come quanto appena detto è drammaticamente vero, e lo farò prendendo in esame il tema del riscatto della laurea.

  • Vedremo insieme cosa significa esattamente riscattare la laurea.
  • Cercheremo di capire se conviene riscattarla e in quale modalità.

(Sì, perché ti anticipo che ci sono diverse modalità di riscatto; e, come puoi immaginare, alcune volte conviene utilizzare una modalità, altre volte conviene l’altra).

  • Ti indicherò poi la miglior strada da percorrere per capire qual è la situazione migliore nella tua situazione specifica.

Sei pronto? Partiamo.

Che cos’è il Riscatto della Laurea?

Il riscatto della laurea è una possibilità offerta ai lavoratori per “acquistare” gli anni di studio universitario e convertirli in anni di contribuzione.

L’obiettivo, come puoi intuire, è quello di anticipare la pensione.

Tuttavia può essere anche una buona strategia per aumentare in maniera sostanziale l’assegno mensile che si andrà a percepire nel futuro.

Attenzione però: il “riscatto” della laurea ha un costo.

Quindi il primo dubbio è: conviene riscattare oppure meglio lasciar perdere?

Ci sono diverse modalità di riscatto, quindi dare una risposta su due piedi è impossibile.

Tocca immergersi nei meandri nel complesso mondo del riscatto dei corsi di studio universitari, che come puoi immaginare non è altro che un pezzettino del complesso e variegato mondo della previdenza. 

Le due principali modalità per riscattare la laurea sono il riscatto ordinario e quello agevolato.

Nel prossimo paragrafo vedremo il loro funzionamento.

Tipologie di riscatto della laurea

Esistono principalmente due tipi di riscatto: ordinario e agevolato

Riscatto della laurea ordinario

Il riscatto della laurea ordinario può essere determinato, a seconda della collocazione del periodo di durata legale del corso di studi, con sistema retributivo, o della riserva matematica o con sistema contributivo o percentuale.

L’importo da pagare per il riscatto di questi anni di studio dipende quindi da vari fattori, tra cui il principale è sicuramente lo stipendio o il reddito percepito al momento della domanda.

Come potrai immaginare, il tempismo nella richiesta di riscatto gioca un ruolo fondamentale.

Infatti un conto è presentare la domanda a inizio carriera, quando lo stipendio è generalmente più basso…

Un altro conto è invece domandare il riscatto verso la fine della carriera, quando risultano maturati quasi 40 anni di lavoro!

Riscatto della laurea agevolato

Vi è poi il riscatto laurea agevolato.

Questa modalità prevede il pagamento di un importo fisso, indipendente dallo stipendio o dal reddito.

Potrebbe essere un’alternativa al riscatto ordinario, qualora volessimo presentare la domanda per il riscatto della laurea ad un’età avanzata.

C’è però un rovescio della medaglia per chi ha almeno un versamento prima del 1996: con il riscatto laurea agevolato, la pensione viene ricalcolata con il sistema contributivo, che potrebbe risultare meno vantaggioso.

Quindi la domanda sorge spontanea:

Quale modalità di riscatto laurea conviene?

Domanda da un milione di euro. Non è una risposta che si può dare sui due piedi.

Potresti pensare: 

“È facile districare la matassa. Probabilmente conviene riscattare la laurea con il sistema ordinario se si è ancora in età giovane, mentre conviene invece l’agevolato se non lo si è fatto ai tempi”.

Come ti ho detto prima, come ragionamento in linea di massima può essere sensato, ma permettimi di dire che questa è una risposta da CAF/Patronato.

Una risposta piuttosto sommaria e sbrigativa, che non ti aiuta per niente ad ottimizzare la tua pensione.

Anzi, in genere risposte così semplicistiche finiscono per fare più danni che altro.

Infatti quel “probabilmente” può fare tutta la differenza del mondo.

Apro una piccola parentesi: lo sai che una volta presentata la tua domanda di pensionamento non potrai più tornare indietro, vero?

Purtroppo l’INPS non dà la possibilità di inviare una seconda domanda di pensionamento che vada ad annullare la prima, se hai superato la data di decorrenza della pensione.

Quindi se scegli l’opzione sbagliata potresti ritrovarti anche con diverse centinaia di euro di pensione in meno ogni mese.

Per questo ripetiamo continuamente che occorre fare molta attenzione ad ogni virgola, quando si tratta della propria pensione.

Nel prossimo paragrafo vedremo un caso reale.

Ti porterò gli esempi di due persone:

  • La prima, che sfruttando il sistema ordinario ha riscosso la propria laurea con soli 1.500 euro, ottenendo per la propria pensione ben 500 euro in più ogni singolo mese.
  • La seconda, che ha ottenuto la stessa pensione della prima per ottenere lo stesso risultato tramite il riscatto… ma ha dovuto sborsare ben 82.000 euro!

Una differenza notevole, non credi?

Entriamo nel merito di questo caso specifico.

Riscatto della laurea tardivo vs riscatto della laurea precoce: un caso reale.

Entrambe le donne avevano la possibilità di riscattare gli anni di laurea per anticipare la pensione.

  • La prima donna aveva deciso di riscattare gli anni di laurea fin da giovane.

Appena uscita dall’università, decise subito di avviare la domanda di riscattare il suo percorso di studi.

Aveva appena iniziato a lavorare, quindi il suo stipendio era molto basso. Come già illustrato, per ottenere il riscatto della sua laurea questa persona ha pagato soltanto 1.500 euro.

  • La seconda donna invece non ha pensato di riscattare la laurea appena uscita dall’università.

Non si è informata, ha lasciato passare del tempo, al punto che per tutta la sua carriera lavorativa si è quasi “dimenticata” dell’opzione riscatto laurea.

La faccenda le è ritornata in mente – guarda caso – quando ha deciso di fare domanda per la pensione anticipata. Morale della favola: il costo per il riscatto laurea è stato salatissimo: 82.000 euro.

Ho voluto raccontarti questa storia per farti capire come nel mondo della previdenza sociale a volte alcuni “piccoli” dettagli possono fare una differenza enorme.

Riscossa della laurea: tiriamo le fila

Questa storia ci insegna l’importanza di informarsi e valutare attentamente le opzioni.

La prima donna ha risparmiato grazie alla sua decisione tempestiva, la sua amica ha pagato un prezzo elevato per lo stesso beneficio.

La morale?

Informarsi, pianificare affidandosi ad una consulenza professionale per poter agire al momento giusto e influenzare positivamente la tua pensione.

E questo consiglio non è valido soltanto per la questione del riscatto laurea.

Potresti averla già riscattata, non aver fatto l’università, non è quello il punto.

Il riscatto laurea qui si è semplicemente prestato ad esempio per ribadire il concetto cruciale per ottimizzare la tua pensione. E pensa che è soltanto una delle variabili che bisogna tenere in considerazione per ottenere l’assegno migliore.

Se hai bisogno di una guida o di un consulto con dei professionisti, siamo qui per aiutarti.

Il calcolo pensione di MiaPensione ti mette davanti a un prospetto completo e chiaro di tutte le strade disponibili in modo tale che tu possa prendere la migliore.

La relazione dettagliata rilasciata sulla tua situazione previdenziale ti accompagna al miglior risultato che puoi in termini pensionistici.

Spero che questo articolo ti sia stato utile.

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